La diamantificazione delle ceneri di cremazione, ossia la cristallizzazione del carbonio nel Diamante della Memoria
In natura i diamanti si sviluppano nelle viscere della Terra grazie a pressioni e temperature molto elevate. Algordanza è in grado di simulare le medesime condizioni utilizzando macchinari HPHT (High-Pressure – High-Temperature) appositamente costruiti a questo scopo per consentire la diamantificazione ossia la cristallizzazione del carbonio nel Diamante della Memoria. L’intero processo richiede in media sei mesi di tempo.

Il carbonio, l’elemento della vita
Il carbonio è l‘elemento chimico della vita. Durante la cremazione la maggior parte del carbonio contenuto nel corpo si volatilizza sotto forma di CO2 ma nelle ceneri ne rimane a sufficienza per la realizzazione di più di un diamante.
I capelli contengono molto carbonio e se si vuole realizzare il diamante solo da essi è sufficiente avere l‘accortezza di conservare un ciocca di 5 grammi.

Ricevimento della sorgente di carbonio (ceneri o capelli)
Quando giungono in laboratorio, le ceneri di cremazione, i capelli o altri oggetti personali sono contrassegnati con il numero di protocollo assegnato al momento dell’ordine. Questo numero viene mantenuto durante tutto il processo fino alla certificazione finale.
Estrazione del carbonio
Attraverso procedimenti chimico/fisici viene estratto il carbonio, che è l’elemento essenziale da cui si sviluppa il diamante anche in natura (tutti i diamanti, infatti, sono formati da un reticolo cristallino tridimensionale costituito da atomi di carbonio).

Trasformazione in grafite
Il carbonio, sottoposto a pressione e temperatura elevate, si trasforma in grafite e i suoi atomi si dispongono in maniera più regolare; questo facilita la fase successiva. La grafite infatti è la sostanza che, all’interno di speciali macchinari, darà vita al diamante.

Cristallizzazione del carbonio. Sintesi del diamante
La grafite viene compattata in un’apposita cellula di crescita che ricrea le condizioni ideali per la formazione indisturbata del diamante, la cristallizzazione del carbonio. La cellula di crescita viene inserita in una macchina HPHT che ospita un diamante alla volta. All’interno della cellula, a una pressione di circa 60mila bar e una temperatura di 1.400° C, la struttura della grafite si converte lentamente in diamante. Il tempo di permanenza a queste condizioni determina la grandezza del diamante.

Diamante della Memoria grezzo, taglio e pulitura
Una volta aperta la cellula di crescita si trova un diamante grezzo che presenta proprie sfaccettature irregolari naturali e che può essere semplicemente pulito e consegnato così come è nato. Il diamante può anche essere tagliato a mano in base alle scelte compiute al momento dell’ordine.

Eventuale incisione laser
Se la superficie del diamante lo consente, generalmente sulla cosiddetta cintura, viene inciso il numero di protocollo assegnato in origine. Si tratta di una micro incisione al laser non visibile a occhio nudo e non sempre realizzabile.

Controllo e certificazione
Alla fine del processo ogni diamante è accuratamente controllato e certificato. Con il certificato se ne garantisce l’autenticità, il peso e il legame con la sorgente di carbonio consegnata (ceneri, capelli, ecc.).